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Caciocavallo Podolico: eccellenza dei pascoli cilentani

Un viaggio tra sapori, tradizione e natura nel cuore della Campania

Il Caciocavallo Podolico non è solo un formaggio: è un vero e proprio simbolo del Cilento, terra ricca di cultura, natura incontaminata e sapori autentici. Questo prodotto caseario, dal sapore inconfondibile e intenso, nasce dall’allevamento sostenibile delle mucche Podoliche, una razza antica e rustica che vive libera nei pascoli montani della Campania meridionale. Visitare i luoghi dove nasce questo formaggio è un’esperienza che unisce enogastronomia, paesaggio e tradizione millenaria.

Perfetto per chi ama scoprire la Campania rurale e le sue eccellenze, il Caciocavallo Podolico rappresenta una tappa imperdibile lungo gli itinerari turistici del Cilento. Qui, tra borghi autentici, sentieri naturalistici e fattorie didattiche, potrai vivere una vacanza diversa, fatta di incontri veri e sapori genuini.

Come nasce il Caciocavallo Podolico: lavorazione artigianale e legame con il territorio

La produzione del Caciocavallo Podolico segue un processo antico, radicato nella cultura contadina del sud Italia e ancora oggi tramandato oralmente tra le generazioni di casari. Il latte utilizzato proviene esclusivamente dalle mucche Podoliche, una razza autoctona e rustica, allevata in regime estensivo nei pascoli montani del Cilento. Questi animali si nutrono liberamente di erbe spontanee, arbusti aromatici e acqua sorgiva, conferendo al latte una ricchezza organolettica che rende il formaggio straordinariamente complesso e profumato.

Il processo comincia con la mungitura all’alba, quando il latte è ancora tiepido. Dopo essere stato filtrato, viene riscaldato in caldaie di rame e addizionato con caglio naturale, innescando così la coagulazione. La cagliata viene rotta in piccoli granuli e lasciata riposare, quindi estratta e messa a fermentare su tavole di legno per diverse ore. Successivamente, la pasta viene filata manualmente in acqua bollente, una fase delicata che determina l’elasticità e la consistenza del formaggio. Una volta filata, la pasta viene modellata a mano nella classica forma a “pera con testa”, legata a coppie e appesa su bastoni per la stagionatura.

La stagionatura avviene in grotte naturali o cantine ventilate e fresche, dove le forme maturano per un periodo che varia da 3 mesi a oltre un anno. Più lunga è la stagionatura, più complesso e piccante sarà il sapore. I formaggi giovani offrono note lattiche e dolci, mentre quelli stagionati sviluppano sentori di nocciola, erbe di campo, affumicature naturali e una straordinaria persistenza al palato.

Ogni forma racconta il microclima, il pascolo e la mano del casaro che l’ha lavorata. Non esistono due forme identiche: è questa unicità artigianale che rende il Caciocavallo Podolico un prodotto inimitabile. Visitare i luoghi di produzione, assistere alle fasi della lavorazione e degustare il formaggio sul posto, spesso in abbinamento con vini locali come l’Aglianico del Cilento o il Fiano, rappresenta un momento di autentica connessione tra tradizione e territorio.

Esperienza gastronomica e sensoriale: come gustare il Caciocavallo Podolico

Assaporare il Caciocavallo Podolico è un vero e proprio viaggio nei sapori della Campania più autentica, un'esperienza che coinvolge tutti i sensi. Questo formaggio, per la sua complessità organolettica, si presta a numerosi utilizzi gastronomici, pur mantenendo una chiara preferenza per degustazioni semplici che ne esaltino le caratteristiche naturali. Il primo modo per apprezzarlo è gustarlo in purezza, a temperatura ambiente, tagliato a fette sottili e lasciato sciogliere in bocca per percepire la varietà dei sapori: note erbacee, sentori di latte crudo, sfumature di affumicato e una lunga persistenza aromatica che evolve man mano che la stagionatura avanza.

L’abbinamento con miele di castagno, confetture di fichi o mostarde artigianali rappresenta una combinazione classica e raffinata, in grado di creare contrasti interessanti tra dolcezza e sapidità. Le versioni più stagionate, dalla pasta dura e friabile, sono ideali per essere grattugiate su primi piatti rustici a base di cereali antichi, zuppe di legumi o paste fatte in casa. Il Caciocavallo Podolico si presta inoltre a interpretazioni più moderne in cucina: può essere utilizzato fuso in pizze gourmet, come ingrediente nobile in panini d’autore o per arricchire insalate tiepide di stagione.

Molti agriturismi del Cilento, in particolare quelli che aderiscono a reti di turismo esperienziale, offrono degustazioni guidate dove il Caciocavallo Podolico è protagonista assoluto. Queste esperienze sono spesso arricchite da racconti sulla storia del formaggio, dimostrazioni pratiche di lavorazione e abbinamenti con altri prodotti locali come salumi, pane di grano duro e vini biologici. Alcuni propongono veri e propri laboratori didattici, rivolti sia agli adulti che ai bambini, in cui è possibile partecipare attivamente alla filatura della pasta o modellare una piccola forma da portare con sé come ricordo.

Questa immersione nei sapori cilentani non solo arricchisce il palato, ma apre una finestra sulla cultura agricola locale, sul ritmo lento della campagna, sulla sapienza contadina che non si è mai persa. È un invito a rallentare, a prestare attenzione ai dettagli e a comprendere che ogni assaggio è il frutto di un ecosistema complesso fatto di terra, animali, tempo e cura. Il Caciocavallo Podolico non è solo un formaggio: è una narrazione viva del Cilento, che passa attraverso il gusto.

Il Caciocavallo Podolico come emblema di sostenibilità rurale e biodiversità

Oltre al suo valore gastronomico e culturale, il Caciocavallo Podolico rappresenta un importante esempio di sostenibilità ambientale e tutela del paesaggio. La sua produzione si basa su un modello di allevamento estensivo, profondamente rispettoso dei cicli naturali e del benessere animale. Le mucche Podoliche, infatti, non vengono chiuse in stalle né alimentate con mangimi industriali, ma vivono libere nei pascoli collinari e montani del Cilento, muovendosi su ampi spazi e nutrendosi di erbe spontanee. Questo sistema, oltre a garantire una qualità superiore del latte, ha un impatto positivo sulla biodiversità e sulla conservazione dell’ambiente.

Il pascolo brado favorisce la rotazione naturale della vegetazione, impedisce la crescita incontrollata di arbusti che potrebbero diventare combustibile in caso di incendi e contribuisce alla fertilità del suolo. Inoltre, la presenza costante degli animali nei territori montani contrasta il fenomeno dell’abbandono rurale, mantenendo attivi sentieri, vie d’accesso e spazi agricoli che altrimenti verrebbero dimenticati. Ogni forma di Caciocavallo Podolico è quindi anche un simbolo di resilienza delle comunità locali, di una rete economica sostenibile fondata sul rispetto per la terra.

Numerose iniziative territoriali, in particolare quelle promosse dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sostengono attivamente la filiera del Caciocavallo Podolico attraverso progetti di valorizzazione, promozione turistica e formazione professionale. Percorsi tematici, come le strade del formaggio, permettono ai visitatori di scoprire le fattorie, i caseifici e i borghi legati a questa produzione, offrendo esperienze di turismo lento e consapevole.

Scegliere il Caciocavallo Podolico significa dunque fare una scelta etica, sostenere un’agricoltura non intensiva, promuovere la conservazione delle razze autoctone e valorizzare l’identità di un territorio unico. È una scelta che va oltre il gusto, diventando un atto di responsabilità e di amore per la natura. Visitare i luoghi dove nasce questo formaggio è un’occasione per toccare con mano una Campania diversa, fatta di paesaggi silenziosi, mani operose e tradizioni che guardano al futuro attraverso la lente della sostenibilità.

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